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Selfie addiction

Dipendenza da chirurgia plastica Perugia

Attualmente non esiste una categoria nosografica univocamente riconosciuta come “Dipendenza da chirurgia plastica” ed essa viene generalmente considerata come un sintomo del Disturbo di Dissmorfimo Corporeo.

Come osserva il Dott. Mark Griffiths: “La dipendenza da chirurgia plastica può suonare come una barzelletta ma in realtà è un problema serio di cui sempre più persone soffrono al giorno d’oggi” e strutture come la OCD-BDD Clinic della California del Nord o il Westwood Institute for Anxiety Disorders sono attive nella ricerca e nel trattamento di questo specifico disturbo.

La specificità del disturbo sta nel continuo ricorso ad interventi di chirurgia plastica non giustificati da condizioni mediche disfiguranti. La soddisfazione per il proprio aspetto e l’incremento dell’autostima successive all’intervento sono temporanee o assenti e la preoccupazione e l’insoddisfazione per il proprio aspetto esteriore possono ritornare ad investire la parte già operata o spostarsi su un’altra zona del corpo. Al riemergere di queste emozioni negative, la persona ricorre nuovamente alla chirurgia e il ciclo continua fino alle conseguenze più estreme.

Nel caso in cui la persona dipendente sia impossibilitata a ricevere un appropriata assistenza da parte di personale medico-chirurgico qualificato, essa può ricorrere ad auto-rimedi disastrosi, come nel caso sopracitato di Hang Mioku, o rivolgersi a criminali bendisposti ad operarli in cambio di denaro senza avere le competenze o le apparecchiature adeguate. Per le persone affette da dipendenza da chirurgia plastica, questa si presenta come una speranza, una possibile via di fuga dalla sofferenza costante causata dal disturbo ma, di fatto, essa finisce per esacerbare la sintomatologia. L’ossessione del malato nei confronti della propria apparenza fisica non può risolversi con un intervento sul corpo, trattandosi di un problema mentale.

Successivamente all’operazione, la persona si sentirà nuovamente insoddisfatta della propria apparenza o sposterà la propria insoddisfazione dalla parte del corpo operata ad un’altra. In entrambi i casi c’è un alto rischio che egli ritorni a sottoporsi ad un altro intervento, innescando la dipendenza. Uno studio condotto da Phillips riporta come l’82,6% di un campione di persone affette da dipendenza da chirurgia plastica, sottopostesi ad interventi estetici mostrava costanza o peggioramento del disturbo.

Dott. Riccardo Angeletti
Psicologo e Psicoterapeuta - Perugia (PG)


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Dott. Riccardo Angeletti

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